Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/320

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274 Giro del Mondo

Stato un Governadore, destinatovi dal Mogol.

Il Mercordì 23. andai a desinare in casa del Capitan d’Agra, che mi trattò molto bene, alla maniera del Paese.

Il Giovedì 24. poi mi condussero a vedere, in una vicina Pagode, un penitente, che teneva le braccia in alto, colle giunture indurite, che non potea più servirsene. Il Venerdì 25. andai facendo diligenza, per trovare chi m’accompagnasse nel ritorno, che dovea fare a Goa; perocchè il Begarin di S. Stefano, e l’Interprete se n’erano fuggiti; ma non fu per alcun modo possibile. Parimente indarno attesi il Sabato 26. qualche compagnia, che facesse il medesimo cammino.


CAPITOLO QUINTO.

Ritorno in Goa per la stessa strada.


E

Ra già così avanzata la stagione, che l’indugiare più lungo tempo a Galgalà, m’arebbe tolto il poter passare alla Cina; onde soffrendo pazientemente la fuga del Begarino, m’accomodai col tempo, e deliberai di pormi, così solo, in


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