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348 Giro del Mondo


L’arme, ch’essi adoprano, sono coltelli, fatti come i Cangiar de’ Mori; e Zampitte, o Zarabattane. Queste zarabattane, altro non sono, che un bastone lungo sei palmi, di giusta grossezza, e vuoto in modo, che vi possa passare quanto un cece. Or dentro di esse pongono una picciola freccia di legno, armata di ferro da una parte, e dall’altra, di un cartoccio; nel quale poi soffiando, la mandano, con gran violenza, dove vogliono; che talora, avendo avvelenata la punta, con erbe pestifere, rende la ferita mortale. Si servono anche di picciole palle di creta, per uccidere gli uccelli, colla medesima.

Quanto al corpo, sono i Beagiùs di color fosco, di buon sembiante, e robusti. I Mori Malay, che abitano (com’è detto) nelle parti esteriori dell’Isola, e tengono oppressa parte di quella povera gente, sono senza fede, incostanti, ambizioni, traditori, e gran ladroni. Oltre l’armi bianche, tengono poche armi da fuoco, per servirsene sul Mare. Vanno anche eglino nudi; se non che certi si cuoprono con una tela, avvolta all’intorno, dalla cintura in giù, che viene a formare come una mezza gonna. Il capo lo portano avvolto in un moccichino di


tela