Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/402

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356 Giro del Mondo

per costume di mutar la Reggia, allor che prende possesso del Regno, per una vana superstizione, di non risedere, dov’è morto il suo predecessore: ciò che gli è facile di fare, per esser la Metropoli, peggio che l’altre, composta tutta di mal concie capanne, coperte di stuoje, o al più di tavole. Di presente il Reame è diviso tra due Fratelli, uno de’ quali se ne stà fra’ monti, l’altro nella Città suddetta. Si fanno crudelmente insieme la guerra, l’uno colla protezione del Re di Siam, e l’altro di quello di Cocincinna.

Gli abitanti ne’ paesi di Camboya, Siam, e Pegù, si radono tutta la testa, lasciandosi sopra la corona il capello alto mezzo palmo, simile alquanto a quello de’ Frati Mendicanti. Si strappano i peli della barba con mollette, acciò non nascano sì presto. Sono di colore olivastro; e difficili a lasciare la lor credenza: avendomi narrato il Pad. Candoni, che in quattro anni, che egli dimorò in Camboya, non battezzò altri, che un molinajo, ammogliato con una Cristiana di Cocincinna.

Al nascondersi che fece il Sole nell’Orizonte, eravamo sulla costa di Ciampà;


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