Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/89

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Del Gemelli. 73

glia lungi dal Mare, della medesima maniera che Ciaul, dalla quale è discosta[Maillet. descript. de l’univers. to. 2. pag. 55.] otto miglia: l’una, d’altra nel Regno di Decan. Se ne renderono padroni i Portughesi sotto il lor Generale Almeida togliendola all’Idalcan[P. Maff, Hist. Ind. lib. 4. p. 90. lit. A.], che regnava in Goa nel 1508., ponendo a sangue, e fuoco la Città, e’l presidio Turchesco. Ora n’è Signore il Savagì.

Il Venerdì 25. continuando l’istesso vento, ci facemmo all’incontro la Fortezza di Visiapur, dentro il di cui fiume il V. Re bruciò i mentovati tre vascelli Arabi. Panammo poscia per Lambunà, e per lo Forte di Maliandì dello stesso Savagì; e dopo mezza notte los Isleos quemados, che sono tre scogli lontani 36. miglia da Goa.

Rinforzandosi tutta la notte il vento, all’alba del Sabato 26. venimmo a dar fondo in porto, dopo 280. m. da Ciaul. Posta la mia roba in una barca detta Ballone, a fine di condurla per canale in Goa; incontrai due Balloni della dogana, che venivano a riconoscere il mio: ma come che era stato avvisato, di scrivere sopra una delle mie balle il nomo del Padre D. Salvatore Galli Mìlanese Teatino, e Superiore del Convento di


Goa