Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/349

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Del Gemelli. 323

Cina, l’Imperadore lo provvede di tutto il bisognevole; eziandio di cavalli, di lettiche, e di barche. Nella Corte lo fa alloggiare nell’osteria Reale, dove ogni due giorni gli manda della sua cucina, un banchetto apprestato; perche egli si vanta sopra tutto di ricevere, e trattar bene gli stranieri.

Non vi è alcuna nazione, che uguagli la Cinese nella moltitudine, e diversità di titoli, e nomi onorevoli, che si danno ne’ lor complimenti. Hanno anche un gran numero di nomi, per distinguere i diversi gradi di parentela. Per ragion di esemplo, noi non abbiamo, che il nome di Avo, e di Ava, per dinotare così la paterna linea, come la materna; ma essi ne han quattro tutti differenti. Così noi non abbiamo, che il nome di Zio, per significare così i fratelli del Padre, come della madre, e i Cinesi hanno nomi per distinguerne tutti i generi. Superano anche tutte l’altre nazioni del Mondo nella cura di comparir bene; poiche non vi è povero, che non si vesta modestamente, e con pulitezza. I primi giorni poi dell’anno vanno tutti aggiustati, puliti, e con abiti nuovi; sicchè non v’ha un solo, per miserabile, che sia, che possa offender la vista.


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