Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/43

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Del Gemelli. 21

due ale; più istrumenti, e voci confuse applaudivano alla funzione anche col rimbombo di tre tiri di mortaretti, stando 30. fanti in ala con varie insegne alle mani, e ombrella ben lunga. Si pose in ginocchio l’Upù verso un tavolino, dove stava la borza delle lettere per l’Imperadore, bassando tre volte la fronte al suolo, il che ripetè altrettante volte, levatosi in ogn’una in piè. Si terminò la cerimonia, correndo fuor la strada coloro che portavan gli strumenti, e l’ ombrella, per farsi la consegna in forma valida delle lettere al tiro d’altri tre mortaretti: le quali avendo ricevute il Corriero, si pose tosto a cavallo, e cominciò a correre; dovendo ogni Mandarino per la sua giuridizione provvederlo di buoni cavalli, senza impedirlo, o rattenerlo. Si assise dopo ciò il Mandarino, e fè aprir le porte, che stavano chiuse, ritirandosi quindi a poco dentro; per lo che non potei allora esser ispedito dall’Upù.

Domenica 14. vi ritornai vestito alla Cinese, e presi congedo da lui; dopo avermi dato il passaporto per le dogane del cammino, percioche io portava robe d’imbarazzo con uno schiavo.

Lunedi 15. avendo tolta una imbar-


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