Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/549

Da Wikisource.

Del Gemelli. 515

to di 200. grandi barche dorate, e ben dipinte; appartenenti, così a lui, come a’ Mandarini, che l’accompagnavano sino a Fuscian. Vi andava egli, per provvedere alla custodia d’una terza parte della sua Provincia) dove si temeva di qualche tumulto, o invasione di ladri. L’Imperadore avea ordinato, che, per maggior sicurezza, si dividesse la cura della Provincia a tre: una a lui; una al Titù, o Capitan Generale della milizia del paese; e l’altra parte al Tsuntò; e a ciascheduno di dar conto di quello, che accadesse nel luogo loro assegnato.

Il Venerdì 16. partì il Mandarinetto di Tunlan (che significa sponda d’Oriente) mandato dal Vicerè, con commessione di comporre le differenze, che passavano fra i villani di detta Villa, e i Padri di S. Francesco Spagnuoli; i quali avendo comprato il terreno, per alzare una picciola Chiesa, per uso delle donne Cristiane del luogo; quelli tumultuanti, impedivano la fabbrica, quasi che, alzandosi la Chiesa, si morirebber tutti; togliendosi loro in tal guisa il Fuen Scyy (cioè il vento, e l’acqua) o Fortuna, come altrove è detto.

Avendo io deliberato di partire, andai


Kk 2 il