Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/554

Da Wikisource.
520 Giro del Mondo

di licie, lungans, e vivas; come anche pochi plantani, e ananas.

In quella Isola trovai un Fratello, il quale mi riferì un caso ben stravagante, (che prima io avea udito da altri) d’un Petacchio della Costa di Cormandel, sopra al quale egli era stato marinajo. Nel 1682. partì egli dalla Città di Manila, e porto di Cavite; con circa 60. persone, fra Mori, Gentili, e Portughesi. Il Piloto poco pratico di due secche, che sono a fronte dell’Isole di Kalamianes, urtò inavvedutamente in una di esse; onde si ruppe, e si perdettero le merci. Volendosi salvare in un’Isola vicina i Mori, e Gentili, sopravvenne un temporale, e gli sommerse, con tutta la barca, nella quale andavano, ma gli altri, aspettata la calma, al meglio che poterono, composero di tavole un cassone; e dentro di esse a poco a poco, in più volte passarono nell’Isola, non più di due miglia discosta. Non avendo quivi trovato acqua, andarono in un’altra, tre miglia distante; la quale trovarono ugualmente bassa, picciolissima, e senza legna, et acqua; sicchè convenne loro per quattro giorni bere sangue di tartarughe. Alla fine, la necessità aguzzando l’intendimento, fecero fosse nella medesi-


ma