Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/147

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Del Gemelli. 135

vede un lavatojo, acciò vi si lavi i piedi chi entra.

Se parlando dell’Indie di Portogallo, notai lo stravagante metodo di curare di quei Medici; egli è dovere, che non si taccia di quei delle Filippine. Fra le altre, due cure di morbi mi parvero maravigliose. Il primo di essi vien detto Sutan dagl’Indiani; dagli Spagnuoli Tavardillo. Egli non è altro, che un gran dolor di testa, e di stomaco; ad ogni modo reca inevitabilmente a morte, se l’infermo subitamente non ha una buona dose di bastonate sulle braccia, coscie, gambe, e la parte destra del petto. Si fregano poi fortemente le lividure, con sale, sino a farle divenir nere; affinche richiamato fuori il sangue, esca in abbondanza, quando vengono intaccate le carni colla lancetta. Quindi si lavano con acetone all’infermo, per tre dì, non si dà altro cibo, che riso, cotto in acqua, senza sale.

L’altra infermità, particolare dell’Isole di Negros, Bool, Panay, Otton, e Xolò, fa ritirare, così alle donne, come agli uomini la lingua in dentro, e le parti vergognose; in tal modo, che pone a pericolo di morte. Ne attribuiscono la cagione a freddezza; e la guariscono dando


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