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256 Giro del Mondo

nerdì 29. prima di mezzo dì, in presenza del Maestro di Campo. Fatte due leghe demmo fondo dentro la medesima Baja. Col pretesto dell’acqua mancante, lasciò il Generale un Relilgioso di S. Domenico (che gli avea già pagate 500. pezze, per lo passaggio) un Padre Riformato di S. Francesco, e un Medico, quali s’era obbligato tenere a sua tavola: accidente, che fece avermi una buona cameretta, per porvi il mio letto, e robe.

Il Sabato ultimo di Giugno, continuando l’istesso vento vandavale contrario, quantunque avessimo fatto vela, ben presto demmo fondo. Cosi anche facemmo la Domenica, primo di Luglio, dopo fatta mezza lega; ma il Lunedì 2. per una gran pioggia, e per l’istessa contrarietà di vento, stemmo fermi. Parimente il Martedì 3. si levarono l’ancore, colla pioggia, e ben presto si riposero; appena essendosi fatte in cinque giorni tre leghe.

Vedendosi consumata alcuna porzione d’acqua, si mandò la barca a proccurarne, vicino il Monte di Batan. Curioso io mi ci posi sopra, col Sergente maggiore Vincenzo Arambolo Biscaino: e ponemmo piede a terra in un piano, dove non potevano giungerci le freccie di molti negrit-


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