Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/271

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Del Gemelli. 257

ti, che andavano cacciando per lo bosco. Cominciarono ad abbajare le mogli, e figli, a guisa di cani, per far uscir le fiere avanti i loro mariti, e padri, di già posti in aguato. Per mentre adunque si caricava l’acqua, stemmo con molto timore; perocchè non eravamo in istato di far fronte, con due scoppietti, contro centinaja di Neri, armati d’arco, e freccie, aste corte, e lunghi coltelli; onde mi ritirai io nella barca, senza voler sapere di caccia, come l’Arambolo. Gl’Indiani però marinaj del nostro Vascello, dal Bosco portando l’acqua, non venivano punto offesi dagli uomini silvestri, perocchè fra di loro si trattano amichevolmente. Tolta l’acqua, tornammo, dopo mezza notte, al Vascello, con più paura, che fame; avendoci convenuto star sulla nostra, non solo a cagion de’ Negritti; ma eziandio degl’indomiti Sambali, che tengono occupata parte di quel monte.

Il Mercordì 4. non facemmo mossa, a causa del vento contrario. Il Giovedì 5. prima dell’Alba, ci ponemmo in cammino, a seconda della Corrente, e con poco vento; ma fatta appena una lega, divenuto il vento contrario, ne fece dar fondo, vicino la bocca di Marìbeles. Venne il

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