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264 Giro del Mondo

rale di venti porci, cinquecento galline, e molte frutta. Venne il Lunedì 25. il Ciampan da Marinduque, carico di rinfreschi, datigli da’ Padri Gesuiti di quella Parrocchia, per gli Padri Juan Grigoyen, Antonio Borgia, e Pietro-Antonio Martinez, che venivano con noi alla nuova Spagna; uno per rimanersi, gl’altri per andare in Roma, per servizio della Missione.

Essendo divenuto il vento molto favorevole, per passare nel Seno di Ticao, levammo l’ancore il Martedì 24. a buon’ora, e fattici avanti poche leghe, colla Corrente, giugnemmo a dar fondo nel medesimo. Venne subito un P. Agostiniano Scalzo di quella Parrocchia, a recarne rinfreschi di frutta.

Dopo desinare, essendo andato a terra, per lavarmi, seppi, che il Villaggio era per l’addietro presso la marina; ma poi essendo stato bruciato dal Piloto d’una nave, quivi approdata; gl’Indiani s’erano ritirati mezza lega dentro, in mezzo al bosco. Vi sono circa 30. case di legno, coperte di nipa: e della medesima materia è anche la Chiesa, e l’abitazione de’ PP. Missionarj. Questi però la maggior parte dell’anno se ne stanno in Masuate;


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