Pagina:Giulia Turco Turcati Lazzari - Il piccolo focolare, 1921.djvu/182

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10. Acqua di riso. — Fate bollire due ore, con molt’acqua, 250 gr. di riso con due tre pezzetti di cannella della regina. Spremete poi il liquido da un tovagliolo, raddolcitelo con un po’ di zucchero e servitevene per uso astringente.

11. Acqua di pane per persone convalescenti. — Fate bollire 2-3 pani bianchi con molt’acqua. Colate poi il liquido da un tovagliolo e aggiungetevi, se v’aggrada, qualche cucchiaino di vino o di limonata.

La fretta fa rompere il bicchiere.


12. Grog freddo. — Mettete 2 cucchiai di zucchero in un bicchiere, versatevi sopra acqua fresca e 2-4 cucchiai di rhum.

13. Grog caldo. — Come sopra, impiegando acqua calda.

14. Vino cotto. — Mettete al fuoco due litri di buon vino nero non troppo dolce, 500 gr. di zucchero tagliato a pezzi, due stecche di cannella della regina, 10 chiodi di garofano, la scorza gialla e sottile d’un limone. Lasciate bollire il composto circa 40 m., accendete il vino con un pezzetto di carta, quando è spento unitevi il sugo del limone, passatelo da un colino e servitelo fumante.

15. Il caffè. — Per preparare buon caffè e con giusta economia occorrono anzitutto fondi ben custoditi in un’apposita pentola di ferro smaltato. Oltre a ciò si può aggiungervi un po’ di surrogato (Frank) calcolandone un pezzetto come mezza noce per ogni persona. Dunque misurerete la quantità di fondi che v’occorre, ponendoli ai fuoco in una padella e, appena bollono, vi farete sciogliere l’estratto; quand’è scomparso allora soltanto vi aggiungerete la polvere di caffè (dai 5 agli 8 gr. per persona), e quando il liquido ripiglia il bollore, lo solleverete due tre volte con un cucchiaio e lo verserete nel suo bricco. Il caffè si fa con miglior successo ancora tra la brace, nel bricco stesso che si leva via appena esso è all’ordine. Per il caffè nero conviene abbondare colla polvere.

Versato che abbiate il caffè dal bricco entro le chicchere, risciacquate l’arnese con un po’ d’acqua e versate il fondo entro l' apposita pentola, che avrete cura di mettere giornalmente una o al fuoco per farne ribollire il contenuto. Di quando in quando ripulisce la pentola e si raccolgono fondi freschi.