Pagina:Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e il popolo.djvu/208

Da Wikisource.
184 Parte terza.


XXXVII. I BIANCHI E I NERI.


     A) — Il giuoco è come il precedente, se non che i due partiti sono disposti uno dirimpetto all'altro a circa 3 metri di distanza fra loro, con la fronte verso il segno del mezzo, e col dorso verso il proprio confine.

Il Direttore getta in alto un piccolo disco e lo ripiglia chiudendo subito la mano, poi la riapre e secondo la parte scoperta, dice: Bianchi oppure Neri; il partito non chiamato da dietro-front e corre oltre il proprio confine inseguito dagli avversari.




     B) — Alle volte quando questo giuoco si fa in un prato, i giocatori si collocano seduti in terra con le gambe incrociate (alla turca), oppure distesi col capo appoggiato a un braccio, come militari accampati in riposo, e il partito fuggente deve mettersi in salvo saltando un fosso, o un cordino, situati presso il limite estremo del campo