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fra il sarcasmo mordace e i detti triviali e salaci, si beffeggiano i buoni costumi e si getta il ridicolo sulla vita semplice e modesta per dar l’esempio di azioni basse e di ributtanti oscenità.

Che dire poi dell’abitudine biasimevole che v’è in molte città di condurre a teatro le ragazze, quando si rappresentano le famose operette francesi, la Donna Juanita, il Boccaccio, le Campane di Corneville, i Moschettieri in convento, ecc., le quali pare siano state scritte apposta per corrompere i costumi, unendo insieme l’oscenità dell’azione e l’allettamento della musica piacevole e • civettuola? L’arte teatrale, per essere apprezzata deve mirare al miglioramento morale della società.

E si lamenta talvolta che le donne moderne siano meno pudiche e meno oneste di quelle dell’antichità! Ma se oggi molti padri di famiglia compiacenti conducono le loro mogli e le loro figliuole ad assistere a qualunque spettacolo teatrale e, nelle serate di gala, a far anche mostra degli abiti scollacciati e degli abbigliamenti più attraenti? Essi non comprendono che il grado di moralità dell’ambiente in cui si vive ha una grande influenza sul nostro modo di pensare e sentire, e quindi anche sulle nostre azioni e sulla bontà di esse.

Anche gli spettacoli cinematografici non contribuiscono al miglioramento dei costumi, perchè, generalmente parlando, si proiettano per lo più scene che mostrano in azione vizî, delitti, drammi foschi, che turbano la serenità dell’animo e destano cattivi sentimenti. Eppure il cinematografo, essendo diventato popolale per la tenuità della spesa dello spettacolo, può di-