Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/162

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dei convitti normali femminili dovrà essere affidata, come ho già detto, alla direttrice o ad una delle migliori insegnanti della scuola normale, di condotta morale e civile irreprensibile, e che anche per l’ufficio di istitutrice dovranno preferirsi le migliori insegnanti della scuola medesima. Queste distinte signore, queste educatrici possono avere per le giovanette affidate alle loro cure l’affetto più vivo e possono usar loro tutte le attenzioni e i riguardi possibili, da no far desiderare alle famiglie per nessuna ragione i convitti religiosi. Talvolta sono proprio certe piccole attenzioni usate pei bisogni delle convittrici che rendono più accetti ai genitori i collegi privati. In essi, per esempio, anche le alunne più dure d’ingegno sono accudite, aiutate e spinte avanti negli studi, a differenza di quello che si fa in molte scuole secondarie pubbliche, dove non s’ha alcuna cura per le scolare che non hanno ingegno pronto e svegliato.

Dell’ordinamento interno dei convitti normali, per la sana educazione domestica, morale, religiosa, ecc. della donna, avendo già parlato, non dico altro in questo capitolo. Aggiungo soltanto che, riordinati seriamente nel modo indicato, i convitti normali potrebbero prosperare, perchè i padri e le madri di famiglia manderebbero le lore figlie a preferenza in essi, che sono continuamente sotto gli occhi e il controllo delle autorità governative, anzichè in quelli privati.

È necessario però che tutti i convitti femminili siano ogni anno regolarmente visitati e ispezionati. Quale educazione patriottica e civile dà nei convitti