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Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/27

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gli studî normali. Perciò la scuola complementare ha carattere proprio e può essere molto utile all’educazione della donna.

Il suo fine è di completare l’istruzione che le giovinette hanno ricevuto nelle scuole elementari e di dar loro una coltura sufficiente per gli uffici a cui la donna potrà dedicarsi nella famiglia o nell’amministrazione domestica e privata; ma potrebbe anche avere, come scuola femminile, un particolare carattere educativo.

Certamente l’istruzione che s’impartisce nella scuola ha per iscopo la coltura della mente ed è per sè stessa educativa. «La mente più è illuminata e più comprende l’utilità del vivere onesto e del retto operare»; più è atta a formare nell’individuo convinzioni profonde, che destano forti sentimenti e dalle quali derivano il forte e costante volere, che genera il carattere; più è atta con la ragione a dirigere i sentimenti, a regolare la condotta morale e a frenare le emozioni pericolose. La coltura scientifica poi eleva i sentimenti e migliora l’animo, e, per le donne specialmente, è di grande importanza, perchè esse, per l’ambiente in cui vivono e per l’indole naturale arrendevole, aprono facilmente l’animo a ogni sorta di pregiudizî.[1]

Ma per le donne la coltura della mente potrebbe essere ancora più educativa, se in ogni insegnamento si avesse di mira la particolare missione che esse devono compiere nella famiglia e nella società. Perciò mi pare che sarebbe stato utile che la legge, fissando le materie di studio per la scuola complemen-



  1. Veggasi il mio libro L’educazione morale, innanzi citato, pag. 73.