Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/74

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l’indirizzo educativo che prepara la donna principalmente alla vita domestica, alla quale saranno dirette le sue cure migliori, sopravviverà ai secoli, perchè la savia massaia, virtuosa e modesta, dal cui volto traspare la purezza dei sentimenti e dei pensieri, e dai cui atti, di grande rassegnazione e di sacrifizio per il bene della famiglia, si manifesta apertamente tutta la bontà della sua anima angelica, sarà sempre la donna più ammirata e più amata.

Le sante virtù domestiche che ispirano alla donna l’amore e il sacrifizio per le persone della sua famiglia e i più teneri e puri affetti pel bene dell’umanità, formeranno sempre il più bell’ornamento dell’animo suo.

Si potrebbe anche osservare che quelle donne le quali, per le condizioni speciali della propria famiglia, ebbero un’educazione che le preparò, più che alla vita domestica, a quella sociale, non si elevarono al di sopra della propria natura. Negli Stati ove non ha vigore la legge salica, la donna che sale al trono non compie certo tutte le funzioni dei sovrani degli altri Stati, non si mette spesso a capo dell’esercito nazionale, per accompagnarlo al campo di manovra o a quello di battaglia, non divide tutte le fatiche dei suoi soldati, nè lascia ricordi lieti del suo regno.

La storia ci dice che le donne le quali hanno regnato, o si sono affidate all’opera dei loro ministri o hanno dato cattiva prova di sè, per l’impressionabilità e la volubilità del carattere femminile, causate dalla prepotenza del sentimento sulla forza della ragione. E basta per tutte ricordare i nomi di Caterina II di Russia e Elisabetta d’Inghilterra, di cui la storia è ben nota.