Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/75

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Non è da questo secolo che le donne si sono dedicate alla musica; ma niuna donna, pur diventando un’abile artista, ha mai composto un capolavoro musicale. Anche nei secoli passati vi sono state donne (non molte però) che si sono dedicate agli studi per vocazione e per forza d’ingegno, ma niuna donna ha mai scritto un poema epico o inventato una macchina o fatta una grande scoperta.

Ma, pur tralasciando queste e altre osservazioni, è necessario notare che, qualunque sia l’indirizzo che si voglia dare all’educazione femminile, la donna non potrà giammai eguagliare la forza fisica e intellettuale dell’uomo. Abituiamola pure a qualunque esercizio sportivo, avvezziamola a quell’alpinismo salutare che rinforza potentemente i muscoli, gonfia i polmoni, aguzza l’appetito e accresce la salute, essa sarà sempre donna, sempre fisicamente più debole dell’uomo, sempre impotente a certe occupazioni faticose che sono proprie del sesso forte, sempre non completamente libera in tutti i giorni di dedicarsi, pur essendo sana, a qualunque lavoro.

Non è possibile cambiar natura, e dalla debolezza organica della donna, rispetto all’uomo, voluta proprio da madre natura, che ha dato a lei funzioni organiche speciali e per le quali non le è possibile esercitare tutte le professioni, dipende l’Inferiorità del suo ingegno rispetto a quello dell’uomo. Il cervello della donna non si presta a tutti gli studî serî e in fatto di scienza essa deve contentarsi dell’aurea mediocrità. Il genio che crea pare fino ad ora non abbia illuminato della sua divina favilla il cervello femminile.

Insomma la donna non ha la stessa forza d’inge-