non congiunzione; quindi è che chiamiamo coppia duc cavalli che non hanno affinità di membra e di mantello, e che servono ai lavori della campagna, od alla propagazione della specie, e pariglia quelli che appajono gemelli all’età, alla proporzion delle membra, al color del mantello, ed ai varii lor segni naturali. Venendo alle cose, dirai propriamente un pajo di forbici, un pajo di scarpe, un pajo di fibbie, un pajo d’occhi ecc. perchè son due d’una cosa istessa, e dirai una coppia di uova, una coppia di pani ecc. perchè queste cose non sono affatto simili. Ho detto di sopra che la voce pajo non si dice di persona se non per figura, ed ho inteso dire dell’ironia, colla quale si fa una traslazione della somiglianza di due male bestie, e di due brutte cose alle persone di cui si parla, ed è retto l’uso di dire nel discorso famigliare un pajo di furfanti parlando di due che s’assomigliano nello stesso vizio; così al sentire gli stessi perversi sentimenti da due diverse persone si dice che e’ sono un pajo, lo stesso pajo1.
- ↑ *Significato non avvertito dalla Crusca, ma rettamente aggiunto al vocabolario dai veronesi sull’autorità del Berni. Ved. la sopraggiunta alla Cr. veron. nell’ultimo volume.