Vai al contenuto

Pagina:Giustizia (Mario Rapisardi).djvu/21

Da Wikisource.

giustizia 13


30Ma più fervide in poco e più gagliarde
Riedon l’opre e i comercj. Sprigionato
Da’ profondi lebeti il vapor fischia,
Stridon argani e leve, urlan cresciute
Da’ mantici le fiamme entro le cieche
35Fucine, mentre battono in cadenza
Su le sonanti ancudini i martelli.
Qui cedono scricchiando sotto i gravi
Passi i pensili ponti, e incatenato
Su l’alta prora abbaja al vento il cane;
40Là sotto il peso d’acreolente zolfo
Da la riva a la barca in lunga fila,
Ne la fredd’acqua i neri stinchi immersi,
S’incurvano fanciulli, a cui l’avara
Sorte non consentì ninnoli e baci.
45Ne la stiva profonda in lamentosa
Voce le colme staja altri misura,
Altri anelando a la girevol grue
Con salde suste enormi sacchi affida;
Bestemmia il carrettier su la fangosa