Pagina:Giustizia (Mario Rapisardi).djvu/58

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50 giustizia


Insuperbisci, o santa madre Saturnia! In poco
    Mancherà certo a tante postume glorie il loco:
15Poi che la Morte, amabile Circe, muta fra noi
    Non gli uomini in cignali, ma i cignali in eroi;
            E di marmoree plejadi
            T’ingemma l’arte il suol.

Corone a lor! Che importa, se stracca e macilenta
    20Una ciurma di vive larve curvata stenta
Su l’altrui gleba, dove semina l’ossa? A lei,
    Se un covo e un tozzo manca, non bastano i trofei,
            Onde la gloria italica
            Poggia a l’olimpo il vol?

25Spumeggi altrui nel colmo bicchier l’ebbrezza; bacchi
    Felicità per l’aule de’ blasonati ciacchi;
Altri gioisca i letti, in cui molle si sdraja
    La voluttà, che i corpi meglio che l’alme appaja;
            Pieghi la Fama i facili
            30Lombi a chi in alto sta.