![]() |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | ![]() |
Cap. XI.
Giunti a questo punto della nostra storia, noi ci fermiamo
per qualche momento con gioja, come il viaggiatore del deser¬
to 1 s’indugia a diletto alla frescura ristoratrice d’una oasis
ombrosa, dov’eglr abbia trovata una sorgente di acqua viva.3
Poiché ci siamo avvenuti in un personaggio, * la memoria
del quale apporta una placida commozione di riverenza,
una nuova giocondità anche 5 alla mente, che già stia con¬
templando, e scorrendo fra gli uomini i più eletti che ab¬
biano lasciato ricordo di sé sulla terra:0 or quanto più1
un po’ di riposo nella considerazione di lui debb’esscre
giocondo a noi, che da tanto tempo siamo condotti da que¬
sta storia per mezzo 8 ad una 0 rude, stolida, schifosa per¬
versità, dalla quale certamente 10 avremmo da lungo tempo “
ritirato Io sguardo, se il desiderio del vero 12 non ve lo avesse
1 [rimane a riposarsi | si rimane quando abbia potuto trovare] si
ferma quasi dimentico della via che gli resta a percorrere, quando ha
posto il piede in una [oasi] oasis ombrosa, dove si ferma nella cupa
frescura degli alberi in riva ad una sorgente d’acqua viva (lacuna)
si. ferma E a margine: [si ferma] quasi dimentico della via che gli
resta a percorrere si ferma su una oasis ombrosa, sotto [d] alla cupa
— 2 abbia trovata I od acqua viva — 3 A margine, in penna: «punto
fermo e lasciare il - poiché - ». — 4 l’incontro del quale — a chi — *
A margine, in penna: «punto fermo». — 1 [giocondo debb’essere il
riposare] un po' di riposo nella considerazione di lui debb’essere
giocondo — 8 alla più — s perversità rude, misera, schifosa —t0 non
avremmo potuto tener cosi lungamente intento Io sguardo, se il vero
[non ve lo | se] non ve lo ritenesse — “ rivolto — 18 lo rit
CAPITOLO XI - TOMO II.
355
tenuto a forza intento !1 Federigo Borromeo fu uno degli
uomini,2 rarissimi in qualunque tempo,3 i quali adopera¬
rono 4 una lunga vita, un ingegno eccellente,5 un animo 0
insistente nella ricerca 7 di ciò che è pudico, di ciò che è
giusto, di ciò che è santo, di ciò che è amabile, di ciò che
dà buon nome, di ciò che ha seco virtù, e lode di disci¬
plina. 8 Nato coi più bei doni dell’animo, il primo uso, che
egli fece della sua ragione, fu di coltivarli con ardore e con
costanza, di custodirli con una attenzione sospettosa, " come
se fino d’allora egli10 ponesse cura a conservare tutta bella,
tutta irreprensibile una vita, che in progresso di tempo avreb¬
be avute età cosi splendide:11 e infatti la vita di lui è come
un ruscello, che esce limpido dalla roccia, e limpido va a 12
sboccare nel fiume: tutto ciò che si sa di lui è 13 gentilezza,
e sapienza:14 negli errori stessi, che la prepotenza dell'uni-
versale consenso aveva imposti alla sua mente, sono sempre
accompagnati e quasi scusati da una intenzione pura,1:' e
l’applicazione di esse alle cose della vita è stata per lui un
esercizio di tutte le virtù. Fanciullo grave e sobrio, gio¬
vane pensoso e pudico, uomo operoso quant’altri mai fosse,
senza mai nulla intrarprendere, né maneggiare, né condurre
a fine per un interesse privato di qualsivoglia genere, vec¬
chio soave e candido, egli ebbe in ogni età le virtù più
difficili,16 gli ornamenti più rari, ma non in modo che esclu¬
desser