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capitolo viii - tomo iii | 549 |
disse: «Se non si trattasse1 che di dire il mio nome... jeri sera, veramente io era un po’ brillo, e abbiamo parlato per metà, il vino ed io... ma ora non ci avrei difficoltà; ed ella dovrebbe esser contenta; cosi rimarremmo in libertà tutti e due.»
«Bravo, bravo figliuolo,» disse il notajo, «voi pensate2 con giudizio: se farete le cose con garbo ne uscirete presto e bene; ma3 lo direte a chi4 ha l’autorità di farvi rilasciar
subito: è una formalità da nulla; ma io non posso far niente.»
«Ham!» disse, o piuttosto fece Fermo, scotendo la testa, e ricominciò a pensare — Diamine ! Che cosa fanno tutti quei buoni fratelli di jeri? mi lasciano in ballo a questo modo! — Fra questi pensieri5 stava egli di tempo in tempo con le mani alzate tra un bottone e l’altro, interrompendo l'azione del vestirsi. Ma il notajo s’era tirato verso la finestra, e aprendo le impannate (ché i vetri6 in quel tempo erano riserbati soltanto alle case signorili, anzi alla parte più signorile di esse) guardò nella via non senza inquietudine, e7 vide che le cose non erano già più come le aveva trovate nel venire:8 i popolani sbucavano9 come vespe dalle case, e si riunivano a sciami: il ronzio sordo cresceva, e, quello che al notajo parve un segno mortale, le ronde, che giravano per impedire l’attruppamento, cominciavano a procedere con molta buona creanza. Chiuse l’impannata in furia, lanciò dal suo cuore, poiché ne aveva uno anch’egli, una imprecazione contra il Capitano di giustizia, che lo aveva10 messo in quell’intrigo, un’altra contra Fermo, che11 in un momento cosi urgente per lui notajo, pareva che12 volesse perdere il tempo a bella posta; indi fece un cenno ai birri che sbrigassero la faccenda. I birri rinnovarono più forti le minacce a Fermo: questi, accortosi della inquietudine 13 dei nemici, concepì14 buona speranza,15 e conchiuse che,16 se l’interesse di quelli era17 che si facesse presto, il suo doveva essere di tirare in lungo; e procurò di perder tempo, senza dare18 a coloro un pretesto di venire all’estre¬