Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
460 | gli sposi promessi |
voi credete ch’io possa esservi utile, voi sapete... pur troppo... dove io1 dimoro. Il giorno in cui mi sarà dato di fare qualche cosa per voi, sarà un giorno lieto per me: mi parrà allora che Dio mi abbia veramente perdonato.»
«Ecco che cosa vuol dire avere studiato!» disse Agnese: «appena Dio tocca il cuore, si parla subito come un predicatore.»
Lucia ringraziò pure il Conte, il quale, dopo d’aver ripetute parole di scusa,2 e di umiliazione, e di tenerezza, si congedò,3 uscì con Don Abbondio, e sulla porta si4 divisero. Il Conte tra le acclamazioni della folla prese la via che conduceva al suo castello, e Don Abbondio tornò a casa.
Appena le due donne furono sole, Agnese svolse il rotolo, e in fretta in fretta si diede a noverare. «Dugento scudi d'oro!» sciamò poi: «quanta grazia di Dio! Non patiremo
più la fame certamente.»
«Mamma,» disse Lucia, «poiché quel signore ci ha costrette ad accettare questo dono, e ha preteso che fosse una restituzione... quei denari non sono tutti nostri. Non siamo
noi sole, che abbiamo sofferti danni... non sono io sola che abbia dovuto fuggire, intralasciare i miei lavori. Io sono
tornata finalmente... e se non istarò qui, ho almeno chi pensa a me, chi non mi lascerà mancare di nulla...5 Un altro è lontano, e Dio sa quando potrà tornare!6 Mi parrebbe di aver rubati quei denari, se almeno almeno non gli dividessi con lui.»
«Glieli porterai in dote,» disse Agnese, studiandosi di7 rotolare come prima gli scudi, che, facendo pancia da una parte o dall’altra, sfuggivano dalle sue mani inesperte.
- ↑ abito
- ↑ Segno di richiamo, e a margine, in penna: «Non sarebbe meglio: di pentimento e di affezione?»
- ↑ [part] uscì col Curato; [e ❘ e riverita la] e si accomiatò da lui sulla porta; e in mezzo alla folla, che lo accolse con nuova curiosità, e con nuove benedizioni. Don Abbondio gli aperse l’uscio, e il Conte s’accomiatò pure da lui [e | uscito usci] e usci | Quivi si divisero: D. Abbondio [andò] tornò a casa e il Conte [s’avviò | prese la v | al castello e] prese la via del suo castello in mezzo alla folla che lo circondò con [una] nuova curiosità, e lo accompagnò [un gran tratto] con nuove benedizioni per un gran tratto sulla via che conduceva al castello. D. Abbondio rimasto con le donne disse loro in nome del Cardinale ch’egli
- ↑ accomiatarono
- ↑ Ma quegli che
- ↑ [quegli che è profugo] un altro è profugo, e forse in bisogno; e forse ora stenta, forse non ha pane da mangiare
- ↑ ripiegare