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NOVELLE 137

cetto, i due compagni sfangavano nei paduli, impigliandosi nelle prunaie fitte e spinose. Giunsero alla fine in luogo aperto. Piero si guardò intorno. Lui non s’era mai spinto fino a quel luogo. Basavriuk si fermò a sua volta.

— Ti vedi costi dinanzi, vero? tre poggetti, — domandò costui. — Or ora vi spunteranno mille fiori diversi. Bada che non ti venga mai voglia di toccarne alcuno. Ma appena fiorisca la felce, strappane il fiore e non guardarti indietro, crolli pure il mondo e avvenga che avvenga.

Piero voleva star sulle dimande, ma Basavriuk era già scomparso. Piero, allora, s’inoltrò verso i tre monticelli; ma niuno aveva fiori nè ombra di fiori; eran solo coperti di nera erba selvaggia densa.

A un tratto apparve in cielo la stella della sera; e là, in terra, un’aiuola di fiori meravigliosi, quali Piero non aveva mai veduti, gli si schierò davanti. Fra loro si trovava anche la semplice verdura della felce, Piero con ambo le mani ai fianchi rimase incerto e pensieroso.

— Ma, cosa c’è poi, in fin dei conti, di portentoso tanto? — diceva tra sè: — almeno dieci volte al giorno accade d’incontrar quell’erba. Cosa c’è di tanto prodigioso? Non avrà voluto quella grinta del diavolo burlarsi di me?

D’improvviso, vide una gemmetta, un bottoncino rosso, spuntare e agitarsi, come animata dalla vita.

Strano davvero!

Il bottone seguita a crescere, ad agitarsi, ingrandisce ed arde come un tizzo. Scoppia una scintilla; si ode un lieve crepitio, e il fiore gli sboccia lì, sotto gli occhi, come fiamma, gettando sprazzi di luce ardente sugli altri fiori che lo circondano.

— È tempo ormai, — dice fra sè Piero stendendo il braccio; ma nel tempo stesso si vede uscir di dietro centinaia di braccia villose, che si stendono pur esse verso il fiore, e indovina come un calpestio di passi che accorrono. Chiude gli occhi, attira lo stelo a sè, e il fiore gli resta fra le mani.

Tutto tace: sul ceppo di un albero mozzo, appare pronto Basavriuk, come un morto; non un muscolo solo in lui aveva segno di vita. Gli occhi immobili fissavano una cosa che egli solo vedeva. La bocca semiaperta era senza parola. Non un alito intorno a lui... Ah!... che spavento!

A un tratto, si ode un sibilo che addiaccia il sangue