Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/286

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GOGOL

che avevano di meglio si cavava fuori. A gara essi cercavano di regalarvi tutto ciò che poteva produrre la loro azienda domestica. Ma piú di ogni altra cosa era per me gradito il non trovare in tutte le loro cortesie la minima finzione. Gli è che la cordialità e la premura si esprimevano nei loro volti con tanta dolcezza, si adattavano loro cosí bene, che involontariamente l’ospite aderiva alle loro richieste. Queste erano la conseguenza della pura e limpida semplicità delle loro anime buone, senza malizia. Era una cordialità affatto diversa da quella con cui vi tratta l’impiegato della Corte dei Conti, che si è fatto strada nel mondo per i vostri aiuti, e vi chiama benefattore, e striscia ai vostri piedi.

All’ospite per nessuna ragione si concedeva di ripartire lo stesso giorno; bisognava assolutamente che egli rimanesse a pernottare.

— Com’è possibile a un’ora cosí tarda avviarsi per un viaggio cosí lungo? — diceva ogni volta Pulcheria Ivanovna (l’ospite per lo piú abitava alla distanza di tre o quattro verste) 1.

— Certamente — diceva Attanasio Ivanovic — ci sono contrattempi d’ogni genere; si è


  1. Km. 3,201 ovvero 4,268.

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