Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/352

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GOGOL

vole pantano! unico, quale difficilmente vi è capitato di vedere altrove! Occupa quasi tutta la piazza. Che splendido pantano! Le case e le casette, che da lontano potrebbero scambiarsi per monti di fieno, l’attorniano da ogni parte e si beano della sua bellezza.

Ma io sono d’avviso che non c’è una casa piú bella di quella in cui risiede la pretura. Se di quercia o di betulla, non mi curo di sapere, ma lí, egregi signori, ci sono otto finestrini! otto finestrini in fila, tutti sulla piazza e su quella distesa d’acqua di cui ho già parlato, e a cui il signor prefetto dà il nome di lago! Quella è l’unica casa colorata in granito; tutte le altre case di Mirgorod sono imbiancate. Essa ha il tetto tutto di legno, che sarebbe inoltre verniciato in rosso, se non fosse che gl’impiegati della cancelleria consumarono l’olio già preparato per dare il colore; lo consumarono dopo averlo condito con l’aglio, cosa che avvenne, come per deliberato proposito, in tempo di quaresima, e il tetto rimase senza colore. Sporge sulla piazza la scala, sulla quale corrono spesso dei polli, perché sulla scala quasi sempre sono sparsi dei chicchi o altra roba da beccare, cosa che non è fatta apposta, ma avviene solo per disattenzione da parte dei postulanti. La casa è divisa in due parti eguali: una per i dete-


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