Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/372

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GOGOL

Capitolo V

Nel quale si espone una conferenza di due rispettabili persone di Mirgorod.
S

ubito dopo che Ivan Ivanovic si fu sbrigato delle cure domestiche e uscí, secondo il solito, a sdraiarsi un poco sotto la tettoia, ecco che con sua indicibile meraviglia vide qualcosa che rosseggiava presso la porticina. Era la mostra rossa dell’abito del prefetto, una mostra che, al pari del suo bavero, sembrava lustrata, e negli orli s’era trasformata in cuoio verniciato. Ivan Ivanovic pensò tra sé: «Non è male che Pietro Fedorovic sia venuto qui a fare quattro chiacchiere», ma fu molto sorpreso vedendo che il prefetto andava con una fretta straordinaria e dimenava le braccia, cosa che a lui, di regola, capitava molto di rado. Sull’uniforme del prefetto erano seminati otto bottoni; il nono, da quando si strappò durante la processione per la consacrazione del tempio, due


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