Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/399

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UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA

deva a tavola, con tutto che da un pezzo erano passate le due, cioè l’ora in cui a Mirgorod anche nelle grandi occasioni tutti sono a tavola da un pezzo.

Non appena Antonio Prokofjevic si presentò sulla porta, fu all’istante accerchiato da tutti. Antonio Prokofjevic a tutte le domande dava ad alta voce una sola risoluta risposta: — Non verrà! — Non aveva finito di dirlo, e una grandinata di rimproveri, di improperi, e magari di scappellotti si preparava a cadere sul suo capo per l’insuccesso della missione, quando a un tratto la porta s’aprí, ed entrò Ivan Nikiforovic.

Se fosse apparso il diavolo in persona o uno spettro, non avrebbero prodotto in tutta la brigata uno stupore quale fu quello in cui la mise l’arrivo inaspettato di Ivan Nikiforovic. Ma Antonio Prokofjevic per poco moriva dal ridere, tenendosi i fianchi, dalla gioia di aver giuocato quel tiro a tutta la compagnia.

Comunque, c’era una cosa quasi incredibile per tutti, ed era questa: che in cosí poco tempo Ivan Nikiforovic avesse potuto vestirsi in modo decente per un gentiluomo. Ivan Ivanovic in quel momento non c’era; era uscito per non so che cosa. Riavutosi dallo stupore, tutto il pubblico s’interessò alla salute di Ivan Nikiforovic, e mostrò la sua sodisfazione vedendolo cresciu-


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