Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1907, I.djvu/419

Da Wikisource.

LA BANCAROTTA 365


Aurelia. Ma quando?

Dottore. Li avrà domani; le basta?

Aurelia. Domani?

Dottore. Domani; prometto io che avrà il danaro domani.

Aurelia. Quando voi me lo promettete... (siede per sottoscrivere)

Dottore. (Converrà far di tutto per contentarla). (da sè)

Aurelia. Signor Dottore, mi è sovvenuto che ho un impegno per questa sera, e se non ho i miei abiti almeno per questa sera, non sottoscrivo la carta.

Dottore. Ma vede bene...

Aurelia. Vedo tutto, ma io li voglio per questa sera.

Dottore. Quanto ci vorrà per riscuotere i suoi vestiti?

Aurelia. Ci vorranno in circa trecento ducati.

Dottore. Cospetto! Trecento ducati? Per aver trecento ducati sopra un pegno di abiti ci vuole di molta roba. Compatisca, io non sono persuaso che vogliavi tutta questa somma.

Aurelia. Non siete persuaso? Credete ch’io voglia di più del bisogno? Che abbia in altro ad impiegar il danaro fuor che nelle cose oneste, necessarie ed utili per il decoro della famiglia? Mi conoscete poco. Sono una donna discreta; non getto malamente un soldo; non troverete la più economa, la più regolata di me. Ecco la nota de’ miei vestiti impegnati. Vedete, se vi dico la verità. (dà un foglio al Dottore)

Dottore. Vediamo un poco gli effetti di quest’ammirabile economia. Un andriene1 di broccato d’oro. Un simile di broccato d’argento. Un mantò e sottana compagna d’amuere color di rosa, ricamato d’argento. Un altro mantò e sottana con punto di Spagna. Sei gonnellini ricamati d’oro e d’argento. Due tabarri guarniti e due ricamati. Ventiquattro camicie fine con pizzi di Fiandra. Si vede dalla nota di questi pegni la buona economia della signora Aurelia. Per la moglie di un mercante il corredo è discreto. Ecco un capitale di un migliaio di zecchini almeno, che impiegato in negozio potrebbe sostenere una

  1. Così Savioli e Zatta; Paperini e altre edizioni: un’andriene e più avanti: una simile. Il nome infatti è femminile nella lingua francese.