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          Dice: mai non si contenta.
          Vuol vedermi rovinato.
          Ma in etade ancor lontana
          Fu la donna sempre vana.
               Grida un padre di famiglia:
          Troppo il mondo è tristo adesso,
          Me l’ha fatta la mia figlia,
          Non ha più vergogna il sesso.
          Nella prima antica etate
          Quante figlie son cascate?
               Ognun ruba1, dice l’altro.
          Ognun vive sul compagno;
          Troppo l’uomo adesso è scaltro,
          Solo intento al mal guadagno.
          Furo ancor de’ tristi e ladri
          Tra gli antichi nostri Padri.
               Mormorare ognor si sente
          E trinciare i panni addosso;
          Dell’amico e del parente
          Mal si dice a più non posso:
          La maligna gente rea
          Così un tempo ancor facea.
               Non v’è fede nei contratti,
          Tutto il mondo adesso inganna.
          Non han luogo i sagri patti,
          E la legge in van condanna.
          Dalle storie ancor si vede
          Che tal fu l’antica fede.
               Ama il lusso ed ama il chiasso,
          Colui dice, adesso il mondo;
          Oggi l’uom per torsi spasso
          Ai tesori trova il fondo.

  1. Testo: rubba.