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LE FEMMINE PUNTIGLIOSE 179

auguro bon viazzo; se la resta, se vederemo doman. Ghe auguro la bona notte, bona salute, e la me permetta de dirghe, meggio condotta e un poco più de giudizio. (parte)

Florindo. Che1 buon vecchio è il signor Pantalone; mi ha veramente penetrato nell’animo. Non vorrei che Brighella avesse già eseguito il mio ordine, e le bastonate a quei poveri servitori fossero corse. Anderò io stesso, e se sarò in tempo, l’impedirò; vado e torno in un momento, senza che mia moglie lo sappia. (parte)

SCENA VI2.

Notte.

Strada con porta del palazzo della contessa Eleonora3.

Brighella con quattro Uomini intabarrati.

Brighella. M’avè inteso; un zecchinetto per uno4, e bastonètutti i servitori che vien fora de sto palazzo5.

Bravo. E se venissero a sei, a otto, e bastonassero noi?

Brighella. Usè prudenza. Tolèli, co i vien a uno, a do alla volta.

Bravo. Credo che dopo il primo, non ne potremo aver altri.

Brighella. Fe quel che podè. Tolè i vostri bezzi, che mi no vôi altri fastidi. A revederse. (parte)

Bravo. Ritiriamoci dietro di questa casa e aspettiamo che n’esca uno. (si ritirano)

SCENA VII6.

Arlecchino dal palazzo della contessa Eleonora, poi i quattro Uomini rimpiattati7.

Arlecchino. Aver inteso, aver inteso. Star tutte dame palazzo. Andar subito dir patrona. (Escono li quattro uomini e bastonano ben)

  1. Bett.: Gran.
  2. Nell’ed. Bettin. è sc. VII.
  3. Bett.: Strada che conduce al pubblico casino.
  4. Bett.: per omo.
  5. Bett.: casin.
  6. In Bett. sc. VIII. Vedi Appendice.
  7. Paper.: intabarrati.