Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, VI.djvu/388

Da Wikisource.
376 ATTO PRIMO

SCENA XIII.

Colombina e detti.

Colombina. Signor Brighella, gli si potrebbe dir una parola?

Brighella. Son a servirla, patrona. Aspettè. (a Corallina)

Colombina. (Sempre con colei). (da sè)

Corallina. (Che mai vorrà da Brighella?) (da è)

Colombina. (Ve l’ha dato ella lo zecchino?) (piano a Brighella)

Brighella. (Oibò, no l’ho volesto). (piano a Colombina)

Colombina. (Eccolo). (dà lo zecchino a Brighella)

Brighella. (Brava, sto cor l’è vostro).

Corallina. Gran segreti, signor Brighella.

Colombina. Che importa a lei, signora?

Corallina. Se non me ne importasse, non parlerei.

Colombina. Parli pure, è padrona.

Brighella. (Adesso adesso le fa baruffa). (da sè)

Colombina. E forse il suo sposo, Brighella?

Corallina. A lei non sono obbligata a rispondere.

Colombina. Dite, signor Brighella, avete a lei donato il vostro cuore?

Corallina. Oh no, signora, l’averà donato a lei.

Brighella. El mio cuor l’ho vendù: l’è sta compra per un zecchin. Chi m’ha dà sto zecchin, ha acquista el mio cuor. No contendè, no gridè; m’avè inteso tanto che basta.

Corallina. (Dunque Brighella è mio!) (da sè, e parte)

Colombina. (Il cuore di Brighella è venduto a me). (da sè, e parte

SCENA XIV.

Rosaura e Brighella, poi Colombina.

Rosaura. Vi ho mandato a chiamare, e non siete venuto. (a Brighella)

Brighella. Vegnivo in questo momento.

Rosaura. Presto, andate dalla signora Beatrice, e ditele che venga subito, subito, e non manchi.