Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/132

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122 ATTO PRIMO

Frangiotto. Basta che voi vogliate, potete far tutto. Egli si fida di voi.

Corallina. Sono tre anni che non solo faccio io a mio modo, ma egli medesimo fa a modo mio.

Frangiotto. Vostro marito, quando viveva, non aveva egli il possesso in casa, che avete voi.

Corallina. Nè io ardiva allora di metter bocca. Era un uomo bestiale. Ma adesso che, grazie al cielo, me ne son liberata...

Frangiotto. Grazie al cielo, eh?

Corallina. Sì, non ho da ringraziare il cielo, che mi ha levato d’attorno un marito il più fastidioso di questo mondo?

Frangiotto. Prima di prenderlo, che cosa vi pareva di lui?

Corallina. Gli voleva bene; mi pareva una pasta di zucchero. Non vedeva l’ora di prenderlo, e poi è diventato un demonio.

Frangiotto. Corallina mia, a me mi volete bene?

Corallina. Lo sapete, senza che ve lo ridica.

Frangiotto. Vi pare ch’io sia per essere un buon marito?

Corallina. Alla cera mi par di sì.

Frangiotto. Ma di me v’annoierete voi presto?

Corallina. Chi sa! per ora spero di no. Tocca a voi a portarvi bene.

Frangiotto. Se morissi presto, direste voi sia ringraziato il cielo?

Corallina. Secondo la vita che mi fareste fare.

Frangiotto. Facciamo i nostri patti prima.

Corallina. Facciamoli.

Frangiotto. Prima di tutto...

Corallina. Prima di tutto... principierò io. Prima di tutto, voglio fare a mio modo.

Frangiotto. A vostro modo in che?

Corallina. In tutto.

Frangiotto. In tutto?

Corallina. Sì, in tutto.

Frangiotto. Ed io?

Corallina. E voi, a modo mio.

Frangiotto. Sicchè voi tutto.