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LA DONNA DI TESTA DEBOLE 181

Violante. Se la cosa fosse così...

Pirolino. Io parlo coll’erudizione alla mano. Andiamo avanti. Un nipote sciagurato.

Violante. Non vuol dir disgraziato?

Pirolino. Sì, sfortunato. «Se la mia bella la mi martella, son sciagurato, son sfortunato». Ah, che dite?

Violante. Potrebbe darsi che volesse anche dire sventurato.

Pirolino. Sì, sono sfortunato in tutto. Se il maestro ha stabilito una mattina di voler dare un cavallo, il cavallo tocca a me certamente.

Violante. Cavalli a un giovine del vostro merito?

Pirolino. Vi dirò. Siccome negli anni passati io sapeva poco, il maestro ha preso l’uso di bastonarmi. Ora son virtuoso, non vi è che dire, e se il maestro mi dà i cavalli, non me li dà sul demerito presente, ma sul preterito.

Violante. E che don Roberto sappia tutte codeste cose?

Pirolino. Tutti le sanno. Sono più noto io per questi accidenti, che non era noto Alessandro Magno per le sue vittorie.

Violante. Andiamo innanzi.

Pirolino. Dan piacere alla brigata

Con un estro inusitato.

Violante. Qui vuol dire...

Pirolino. Vuol dire che i nostri versi spiritosi, brillanti, danno piacere a tutti. Con un estro inusitato! si può dir meglio? Si può dare una lode maggior di questa? Noi scriviamo in una maniera inusitata e nuova, colla quale non ha scritto nessuno: nè Dante, nè Petrarca, nè il Calepino.

Violante. È un poco oscuretta; ma voi la dilucidate assai bene.

Pirolino. Quella ha voglia di marito,

Quel di moglie ha l’appetito.


Qui non vi è nè la satira, nè l’allegoria.

Violante. Quel voglia di marito è un poco basso.

Pirolino. È stile bernesco.

Violante. Cosa vuol dire bernesco?