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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XI.djvu/283

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LA MADRE AMOROSA 273


ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Camera di donna Aurelia.

Donna Aurelia sola.

A me un insulto di questa sorte? Rapirmi una figliuola ch’io amo più di me stessa? Strapparmela dal seno, e con essa strapparmi il cuore? Misera me! Ecco il bel frutto ch’io raccolgo dalle mie sollecitudini per allevarla. Ah Laurina ingrata, e sarà vero che tu cooperi a maltrattarmi, a deridermi, a mortificarmi? Tu stessa, scordata dell’amor mio, porgerai la tua mano a mio dispetto a Florindo? Te ne pentirai, ingrata, sì, te ne pentirai. Piangerai un giorno amaramente senza rimedio, maledirai la tua debolezza, e ti sovverrà della giustizia che ti faceva tua madre. Sì, te ne pentirai. Ma che mi gioverà il tuo pentimento?