Vai al contenuto

Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XI.djvu/38

Da Wikisource.
32 ATTO PRIMO
Baronessa. (Non sarà ver che ballino). (alla Marchesa)

Marchesa.   (Son stata assicurata).
Baronessa. Gli altri anni in casa vostra faceasi qualche festa.
Quest’anno... (alla Contessa)
Contessa.   Son dei giorni che ho un gran dolor di testa.
Non so da che derivi.
Marchesa.   Sarà malinconia.
Baronessa. Il chiacchierar fa peggio. Marchesa, andiamo via.
Marchesa. Spiacemi, Contessina, d’avervi incomodata. (s’alza)
Contessa. Fermatevi, signore; beviam la cioccolata.
(Lesbino con cioccolata, e la bevono tutte)

SCENA VI.

Il Conte e dette.

Conte. Oh, che fortuna è questa? Marchesa, Baronessa.

(s’inchina)
Marchesa.   Serva, Conte.
Baronessa.   Son serva.
Conte. Vi ha detto la Contessa?...
Baronessa. Che cosa?
Conte.   Del festino?
Baronessa.   Non siam privilegiate.
Contessa. (Ora son nell’impegno). (da sè)
Conte.   Perchè non le invitate?
(alla Contessa)
Contessa. Il festino si fa?
Conte.   Si fa, si fa, signora. (alla Contessa)
Contessa. Come? Se i sonatori voi non trovaste ancora?
Conte. Li ho ritrovati. In vero, assai difficilmente.
Signore, la Contessa di ciò non sapea niente.
Temea non si facesse, e non ardia per questo
Pregar di favorirci...