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IL CAVALIER GIOCONDO 63
Marianna.   (Ohimè! mi fa tremare). (da sè)

Marchese. Va ben, donna Marianna.
Marianna.   Bene, bene. Seguite.
Gianfranco. Vedo che voi avrete per lui una gran lite;
Perchè gettando in viaggi i capitali sui...
Marianna. Ecco qui mio figliuolo. Strologate un po’ lui.

SCENA IX.

Rinaldino e detti.

Gianfranco. Ohimè, che cosa vedo? Ohimè, signora mia!

Che cosa mi predice la sua fisonomia!
Questi sarà col tempo un pessimo ragazzo.
Se non gli rimediate.
Rinaldino.   Chi è questa bestia? Un pazzo?
Marianna. È un astrologo, figlio, lasciatelo parlare.
Gianfranco. Egli ha una bella mente, capace d’imparare;
Ma vedo, che perdendo il tempo malamente,
Sarà un ignorantello.
Rinaldino.   Asino, non sai niente.
Marianna. Compatitelo. (a Gianfranco)
Gianfranco.   Io vedo, se voi non lo chiudete
Per tempo in un collegio, che voi lo perderete.
È un ragazzo insolente.
Rinaldino.   Prendi questa guanciata.
Affè, se fosse astrologo, l’avrebbe indovinata.
Marchese. Vedete? (a donna Marianna)
Marianna.   Ragazzaccio! (a Rinaldino)
Gianfranco.   Soffro, perchè mi manda
Quell’astro a favellarvi, che agli uomini comanda.
Per altro, basta, basta. Un’altra cosa in petto
Sento per voi, e dirvela io deggio a mio dispetto.
(a donna Marianna)
Se avete a maritarvi, quest’è il consiglio mio.
Un M, un F, un S. Più non vi parlo. Addio.