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GLI AMORI DI ZELINDA E LINDORO 91

Caporale. Quando mi lascieranno parlare, parlerò. Il signor capitano che vi stima e rispetta, vi manda il segretario sulla vostra parola....

Zelinda. Ma dov’è? (al caporale)

Caporale. Un momento di tempo. (a Zelinda) Basta che voi promettiate di rimetterlo, se bisogna, per gli effetti della giustizia. (a don Roberto)

Roberto. Sì signore, prometto....

Zelinda. Di rimetterlo alla giustizia? (a don Roberto, agitata)

Roberto. Non dubitate, lasciate la cura a me. (a Zelinda) Prometto di rimetterlo, se bisognerà. (al caporale)

Caporale. Quand’è così, ve lo rilascio subito in libertà. Elà, soldati, lasciate libero il prigioniero. (alla scena)

Zelinda. Eccolo, eccolo. (gli corre incontro)

SCENA ULTIMA.

Lindoro e detti.

Lindoro. Ah cara Zelinda! (s’abbracciano modestamente)
Zelinda. Ah il mio adorato Lindoro!
Lindoro. Che piacer! (piangono d’allegrezza, e restano ammutoliti)
Zelinda. Che consolazione!

Roberto. E avrete cuore d’insultarli? d’offenderli? di perseguitarli? (a donna Eleonora, a don Flaminio e a Fabrizio)

Zelinda. Eccolo, eccolo il nostro protettore, il nostro1 amorosissimo padre, il nostro liberale benefattore. (a Lindoro, accennando don Roberto)

Lindoro. Ah signore.... (s’inginocchia a’ piedi di don Roberto)

Zelinda. Ah il mio caro padrone.... (s’inginocchia dall’altra parte)

Roberto. Non posso trattenere le lagrime. (s’asciuga gli occhi) Alzatevi, figliuoli miei, alzatevi. Veggo benissimo che i vostri amori sono innocenti, sono approvati dal cielo, e mi sento mosso a favorire la vostra unione. Non so chi sia vostro padre.

  1. Ed. Zatta: e il nostro.