Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/124

Da Wikisource.
108 ATTO PRIMO
Un più tenero affetto il cor mi punge.

Ma Rosmonda sol ama il mio tiranno,
Nè gli cale di me, nè del mio foco.
Ma che? non son io quella il cui sembiante
Tutte sa l’arti di trionfar sui cori?
Pongasi dunque mia virtude in uso,
Ed ora le lusinghe ed ora i prieghi
Ed ora il pianto adoperando e i vezzi.
Mi ami Germondo e la rival perisca.



Fine dell’Atto Primo.