Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/267

Da Wikisource.

265

volle più saperne dell’umile marchesana di Saluzzo; e nel 1869 finì male la Griselda d’un certo Salvatore D’Aquillo, dove il Costetti pur trovava “versi buoni e condotta regolare” (Il Teatro Italiano nel 1800, Rocca S. Casciano, 1901, p. 327), precipitando e ruzzolando “senza spinta per tutte le innumerevoli scale” del Teatro delle Logge, nella città del Fiore (Yorick, Vent’anni al Teatro, Firenze, 1885, vol. II, p. 89). Così nel 1909 cadde a Berlino e a Vienna la Griselda germanica di Hauptmann; e forse soltanto le note musicali di Massenet salvarono nel 1901, nel teatro dell’Opera Comica a Parigi, la Griselda gallica di Armando Silvestre ed Eugenio Morand.

G. O.




La Griselda del Goldoni fu stampata la prima volta nel t. XIV (1775) dell’ed. Pitteri di Venezia, corrispondente all’ed. Savioli; e fu ristampata a Torino (Guibert e Orgeas, t. XI, 1777), a Venezia (Zatta, cl. III, t. I, 1792), a Lucca (Bonsignori, t. XXX, 1792), a Livorno (Masi, t. XXX, 1793), a Bologna (G. Lucchesini, s. a.) e forse altrove nel Settecento: ma sempre poco correttamente.