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368 ATTO PRIMO

SCENA II.

Clarice, Ruggiero e detti.

Clarice. Adorato consorte, alfine il cielo,

Pietoso ai voti miei, pur mi concede
Rivedervi, abbracciarvi.
Rinaldo.   Oh sposa! Oh figlio!
Cari pegni diletti: oh qual risento
Insolito piacer nel rivedervi!
Ruggiero. Padre e signor, donatemi il contento
Ch’io vi baci la mano.
Rinaldo.   Prendi, Ruggiero,
Prendi, dell’alma mia parte più cara,
Vieni al mio seno.
Armelinda.   (Oh tenerezza!)
Clarice.   Io deggio
Dirlo in faccia di lui: figlio più saggio
Sperar non si potria.
Rinaldo.   Caro, quai furo
Gli studi tuoi?
Ruggiero. Da che partiste, io tutte
Scorsi le vie dei mondo a parte a parte
Su lineati fogli: appresi i tempi
In epoche a partir: le sacre storie
Unir colle profane: i nomi tutti
Rammentar degli eroi: serbar dei fatti
Più illustri il tempo; e della Francia nostra
L’origine, le guerre, i re, le leggi,
Sopra tutto osservai. Oh quante volte,
Fra gli eroi delle Gallie, i nomi illustri
Trovai degli avi nostri! Oh quanto in seno
Piacer destommi il rammentar qual sangue
Scorre nelle mie vene!
Rinaldo.   Ah, no, mio figlio,