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RINALDO DI MONT'ALBANO 457
Armelinda.   Il perfido, il ribaldo,

Giusto è alfine che pera. Eccovi, o Sire,
Eccovi un testimon d’ogn’altra prova,
Senza dubbio, maggior. Prendete un foglio:
Qui sta chiuso l’arcano. (dà a Carlo un foglio
Rinaldo.   (Io non comprendo
Dove giunga il suo dir). (a parte
Carlo.   Gano, leggete.
(dà a Gano il foglio avuto da Armelinda
Gano. “Ad Armelinda, Principessa illustre (legge
“L’amor, la fedeltà giura Fior...”. (Numi!
Che leggo mai?) (a parte) Eh, d’altro tratta il foglio,
Lacerare si può. (vuol lacerarlo
Carlo.   No, no, fermate:
Datelo alla mia man.
Gano.   Ma questo, o Sire...
Carlo. Non più: date quel foglio.
Gano.   Eccolo. (Oh stelle!) (a parte
(Che faceste voi mai?) (piano a Fiorante
Florante.   (Che fu? Che avvenne?) (piano a Gano
Gano. (Lo saprete ben tosto). (piano a Fiorante
(Carlo guarda il foglio, poi lo dà ad Orlando
Carlo. Orlando legga.
Orlando. “Ad Armelinda, Principessa illustre, (legge
“L’amor, la fedeltà giura Fiorante,
“Di Maganza signor. Giura guidarla
“Di Francia al trono, allor ch’estinto Carlo
“Caduto sia, nel proprio sangue immerso”.
Florante. (Oh donna infida! Ah son perduto!) (a parte
Carlo.   Oh Numi!
Che intesi mai? Dunque Fiorante è l’empio,
Che m’insidia la vita?
Ruggiero.   Io ve lo dissi,
Ch’egli era un traditor. (a Carlo