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RINALDO DI MONT'ALBANO 459
Ma non son però solo: ecco la nota

Dei congiurati: ecco di tutti il primo,
Quest’eroico german che mi condanna.
(dà a Carlo una carta
(Già ch’io deggio morir, Gano non viva), (a parte
Gano. (Ah! mi rapì la fatal carta!) (a parte
Carlo.   Indegni
Maganzesi ribaldi! Ecco svelato
Finalmente l’arcano.
Ruggiero.   (Io vedrò pure
Quest’indegni perir).
Rinaldo.   (Non rallegrarti
Della sventura altrui).
Carlo.   Come, felloni,
Divideste il furor de’ vostri cuori
Contro Carlo e Rinaldo?
Orlando.   Era Rinaldo
L’ostacolo maggior de’ rei disegni.
Vivo lui non poteano lusingarsi
Di togliervi, signor, la vita e ’l regno.
Carlo. Deh, Rinaldo, venite al seno mio.
La difesa maggior di me, del trono,
Dunque voi siete. Oh! come a torto offesa
Fu l’innocenza vostra!
Rinaldo.   È risarcita
Molto, mio Re, se la degnate voi
Della regia bontà.
Carlo.   Duci, Rinaldo
E l’eroe della Francia: a lui dovuto
È il primo onor. A lui dell’armi tutte
Il governo consegno: ei del Consiglio
Presidente destino; ei sarà il primo
Fra i Paladini; e fra Rinaldo e Carlo
Così poca distanza oggi frappongo,
Che dubbia resti ai sudditi fedeli