Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/506

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502 ATTO SECONDO
Ormondo.   Oh me felice!

Giunsi alla fine a posseder quel core
Per cui tanti impiegai voti e sospiri.
(s’avvia per la porta comune
Matilde. Crudo amor, tu strascini al sacrificio
Questa vittima sua. L’ara fatale
Arda d’orride fiamme, e sian funeste
D’Enrico agl’imenei, come lo sono
Di Matilde infelice al cor tradito.
(segue Ormondo per la medesima porta


Fine dell’Atto Secondo.