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70 ATTO QUARTO
Mentite spoglie, l’ombre della notte

Potranno agevolare il mio disegno.
Ma sento gente. Ritiriamci, amici,
Quivi, dove in quest’ora esser non suole
Frequentato il cammino. Ad un mio cenno
Pronti accorrete. D’ogni forte impresa
Con voi dividerò merito e premio.
(si ritira co’ suoi soldati

SCENA II.

Antonia, Narsete e Filippo nascosto.

Antonia. Dove mi guidi tu? forse alla morte?

II mio fiero destin deh! non celarmi.
Belisario dov’è? Fra queste stanze
Si trova ei forse, oppur senza vederlo
Lasciar la vita in queste stanze io deggio?
Narsete. Cessa di lacrimar; sol per salvarti
Qua ti condussi. Andiam, che giunti al porto,
Tutto ti narrerò ciò che mi chiedi.
Antonia. O qui voglio saperlo, o in vano al porto
Di condurmi tu speri.
Narsete.   Io t’assicuro
Da ogni periglio. Andiam.
Antonia.   Prima la vita
Vo’ lasciar che seguirti. E se fin ora
T’ho seguito dubbiosa, il feci a tante
Promesse tue di non celarmi il vero.
Narsete. E il ver ti narrerò.
Antonia.   Qui vo’ saperlo.
Narsete. Oh cieli! ogni dimora esser potrebbe
La tua, la mia rovina. Odimi, Antonia,
Sai che t’odia Teodora. Essa destina
La morte tua.