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BELISARIO 79
Giustiniano. Sì, sì, dicesti il ver... Ma no, che questo

Sdegno non è; sembra dolore, oh Dio!
Belisario è innocente, il cor mi dice.
Teodora. (Non mi tradir, fortuna, Arte, soccorso). (da sè
Se innocente è colui, la rea son io;
Assolvilo tu dunque, e me condanna.
L’un o l’altra t’inganna, e se cotanta
Colpa in me creder puoi, passam’il petto,
E lavi il sangue mio le macchie altrui.
Ah! che pria di mirar turbato in viso
Il mio signor, io di morir mi eleggo.
Tolgasi Belisario al suo supplicio,
Ed in cambio di lui pera Teodora.
Sei contento così?... (piangendo
Giustiniano.   Taci, quel pianto
Quasi vile mi rende. Ah! se a me dato
Fosse d’assolver lui senza far onta
Al decoro d’Augusta, il fier decreto
Rivocando... Che prò? Giustizia il chiede.
Si punisca la colpa, e s’egli è reo...
Ma s’egli reo non fosse?
Teodora.   Ancor non basta
Il testimon degli occhi tuoi? Non basta
Il pianto di Teodora a farlo reo?
Giustiniano. Basta alla legge, ma al cor mio non basta.

SCENA VII.

Narsete e detti.

Narsete. De’ ribelli, signor, cresce l’orgoglio.

Bisanzio è pien d’armati. E col favore
Della notte si fan stragi inaudite.
È in periglio la reggia e le milizie
Chiedon in loro aiuto Belisario.