Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/120

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mente in ogni altra parte, in cui ebbe la sorte di essere rappresentata. Per compimento felicissimo di sua fortuna le tocca in sorte la protezione di V. E., il che poi mi anima sempre più a credere fermamente che la Persiana non solo andrà fastosa per un simile fregio, ma tutte quelle che dopo di essa verranno quindi alla luce, precedute da una Protettrice sì illustre, sì magnanima e grande.

Il Nome vostro, Nobilissima Dama, noto era prima all’Europa per il Sangue Eccelso degli Ottoboni, da cui nata siete, per quello illustre de’ Sorbelloni, a cui vi ha la sorte ed il merito felicemente unita; ma ìndi da Voi stessa vi siete assai più resa cognita, ed illustrata. Voi avete una mente sì illuminata, ed un talento ed un genio per le lettere sì fecondo, che in ogni genere di sapere potete farvi distinguere, ed ammirare; e la Città di Milano, magnifica in tutto, e per le Scienze, e per le belle Arti famosa, conta Voi per uno de’ suoi maggiori ornamenti. Piacquevi però di dare un saggio al Pubblico della vostra letteratura con un’Opera amena, grata, piacevole; ma che da me, e da chiunque sia del mestiere, non può essere che ammirata, e giudicata difficile al maggior segno. Parlo io, Nobilissima Dama, della Traduzione delle Commedie del valoroso Monsieur Destouches, celebre Autor Francese1. Parrà facile a qualcheduno il tradurre, ma io, che ho sino ad ora settantacinque Commedie immaginate e scritte, troverei più difficile una straniera sola tradurre perfettamente, anziché nella foggia mia altre quattro comporre. Chi scrìve a talento suo, soddisfa il poprio genio, e cerca di uniformarsi a quello della sua Nazione. Ma per tradurre perfettamente da lingua a lingua, conviene entrare nello spirito delle due Nazioni, conoscere la forza dell’Originale, e l’equivalente della versione. Piacquemi infinitamente ad un tal proposito ciò che lessi nel Chambers2 all’Articolo Traslazione: I Traslatori, o Traslatatori, sovente

  1. Allude il Goldoni al "Teatro Comico del Slg. Destouches dell’Accademia Francese, novellamente in nostra favella trasportato" dalla duchessa Serbelloni e pubblicato in 4 tomi a Milano, presso gli eredi di Gius. Agnelli, negli anni 1754 e 1755, con prefazione di Midonte Priamideo P. A. (pastore arcade), cioè del giovine conte Pietro Verri.
  2. Si allude alla famosa enciclopedia d’Efiraimo Chambers stampata a Londra fin dal 1728, che uscì tradotta a Venezia negli anni 1748-49, presso il Pasquali, in 9 grossi volumi, ricchi di tavole, col titolo: Dizionario Universale delle Arti e delle Scienze ecc.