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4 ATTO PRIMO
L’aratro vile, il vomere pesante

Son l’armi mie1; son mie sublimi imprese
Fender la terra e stimolar gli armenti.
Stelle! Mi sembra ancor veder d’armati
Ripieno il campo, rosseggiar la terra
Di sangue ostil, mille cadermi a’ piedi
Trucidati guerrieri2, e quinci e quindi
Ruotar il brando, e alteri duci3 oppressi
E monarchi trafitti al carro avvinti
Guidar meco fastoso... Ah che fu sogno!
Ma che! sogno non è questo che m’arde
Impetuoso desio di trattar l’armi.
Sì, sì, vattene4 pur, strumento vile,
Del mio sudor, della mia destra indegno.
(getta via la vanga5
E voi, selve natie6, voi da me colte,
Ubertose campagne, addio7; m’attende
La gloria altrove; a seminar le stragi8
M’invita altro destin. Mi rivedrete
In altr’aria tornar che di bifolco9.
Felici voi, che produceste al mondo
Chi eternerà di queste selve il nome.
Ergasto. Figlio, non vedi il sol, che omai10 ricopre
Co’ suoi raggi la terra? Egli t’invita
All’usato lavoro. I bovi stessi
Sembrano impazienti d’uscir11 fuori
All’aperta campagna. Io non comprendo
Come uniscansi in te12 due sì contrari13
Moti ed affetti. Se a predar t’accingi
Una selvaggia belva14, il veltro stesso

  1. Nell’autografo c’è la semplice virgola.
  2. Nel ma. punto e virgola.
  3. Le parole Duci, Monarchi ed altre hanno sempre l’iniziale maiuscola nell’autografo del Goldoni.
  4. Ma.: Vatene.
  5. Ma.: getta la vanga.
  6. Il Goldoni scrive seìpre natìe, desìo ecc.
  7. Nell’autografo c’è il punto fermo.
  8. Ma.: straggi
  9. Ma.: Biffolco.
  10. Ma.: Ormai.
  11. Ma.: escir.
  12. Te e Tu hanno nell’autografo l’iniziale maiuscola.
  13. Ma.: contrari.
  14. Nell’autografo la parola Belva ha l’iniziale maiuscola: e così Padre, Bovi ecc.